Pratiche catastali: cosa c’è da sapere
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Pratiche catastali
Occuparsi delle pratiche catastali non è semplice se non si ha esperienza e se non si sa quali siano le informazioni che devono essere comunicate al Catasto, il registro che raccoglie i dati relativi alle proprietà immobiliari. I dati catastali di una proprietà immobiliare rappresentano la carta d’identità della proprietà stessa, ne accertano i dati identificativi e reddituali: i dati delle persone fisiche a cui è intestato e i dati grafici dei terreni e delle unità immobiliari. Sono questi dati fondamentali da non sbagliare in quanto determinano le imposte che devono essere pagate sulle proprietà immobiliari.
La variazione catastale
La variazione catastale è un documento ufficiale, a firma di un professionista, con il quale si comunica all’agenzia del territorio l’avvenuta modifica dello stato di un immobile. Tali modifiche comprendono non solo l’aumento del volume o della planimetria della casa, ma anche lavori di manutenzione straordinaria casa: variazioni alle parti strutturali dell’edificio, come l’abbattimento di muri non portanti o la creazione di giardini, balconi e cortili in spazi già esistenti.
Quando serve una variazione catastale
Una variazione catastale viene effettuata quando lo stato dell’immobile sia diverso rispetto alla sua rappresentazione catastale per i più diversi motivi: la pratica catastale viene fatta per sanare lo stato dell’immobile a regola di legge e per registrare le eventuali modifiche avvenute nel corso del tempo o con una recente ristrutturazione con opere murarie. La normativa vigente prevede l’obbligo di ri-accatastare l’immobile entro 30 giorni dalla fine dei lavori (art. 6 DPR 380-2001).
Aggiornare le planimetrie originali delle vecchie abitazioni, spesso disegnate a mano, o correggere errori formali nel rilievo dell‘immobile è assolutamente utile.
Perché è fondamentale fare la variazione catastale
La variazione catastale è fondamentale all’ atto di una compravendita di un immobile, infatti il D.L 78/10 ha introdotto l’obbligo di dichiarare la conformità catastale dell’appartamento in ogni atto di compravendita; è quindi necessario che lo stato dell’immobile al catasto corrisponda esattamente a quanto dichiarato nella documentazione catastale registrata dal proprietario. Nel caso in cui non sia così si ha la possibilità di un riaccatastamento entro i termini di legge per richiedere la conformità catastale; pena nullità dell’atto.
Un nuovo accatastamento
L’ accatastamento serve ad attribuire all’immobile nuovo, o modificato, gli attuali dati indentificativi e ad evidenziare la rendita dell’immobile stesso. Dunque, è un documento richiesto ogni qualvolta si effettuino ristrutturazioni, ampliamenti, restauri, cambi di destinazione d’ uso e frazionamenti.
Ma anche quando vi fossero errori nella documentazione (visura catastale) questi vanno corretti. Gli errori che si possono correggere sono, fondamentalmente di tre tipi:
- la persona intestataria dell’immobile
- dati dell’immobile: indirizzo o evidenti inesattezze nel numero di vani
- l’elaborato grafico dovuto ad inesattezze grafiche
La voltura catastale
Quando il proprietario o la destinazione d’uso di un immobile cambia, a seguito di atti di compravendita, atti giudiziari, etc.., è necessaria una voltura catastale, da eseguire entro 30 giorni dal cambio avvenuto, che registri tali cambiamenti presso gli uffici catastali dell’agenzia del territorio.